Inflazione cos’è? Scopri tutti i dettagli in questa guida!

0
914
inflazione cos'è lavagna

Condividi questo articolo!

Hai digitato “inflazione cos’è”? Allora leggi subito il nostro articolo!

Ecco in cosa consiste l’aumento dei prezzi

inflazione cos'è graficoUno dei fenomeni che si verifica sempre di più oggi e che è legato all’economia è l’aumento dei prezzi dei beni di consumo. Quando si registra un rincaro di grande portata si parla di inflazione. Ma l’inflazione cos’è? Qui spieghiamo in cosa consiste e la sua storia. Analizziamo nel dettaglio i diversi tipi di impatto che ha sul mercato valutario.

Inoltre esaminiamo anche le principali conseguenze sul breve e lungo periodo che possono verificarsi con l’aumento dell’inflazione. Poi parliamo anche delle implicazioni che essa può avere sui risparmi. Infine vediamo com’è possibile combatterla e qual è attualmente la situazione in Italia.

La definizione di inflazione e le principali caratteristiche

Questo termine viene utilizzato in macroeconomia per indicare il verificarsi di una particolare situazione. Si tratta di un indicatore economico che è importante conoscere.  Infatti indica un aumento dei prezzi di acquisto di beni e servizi. Viene misurata come variazione percentuale su base mensile o annuale. In sostanza quando si verifica questo fenomeno con i propri soldi si riescono a comprare meno beni e servizi.

Inoltre quando la percentuale dell’inflazione sale, i prezzi aumentano nel tempo e il potere di acquisto di una certa moneta quindi cala. Negli ultimi anni i principali paesi stanno cercando di mantenere il livello di inflazione al 2% attraverso strumenti messi a disposizione delle banche centrali dalla politica economica dei singoli stati. Per determinare il valore del tasso d’inflazione si utilizza una formula matematica. Questa permette di mettere a confronto il prezzo di un determinato bene in due diversi anni.

Il tasso d’inflazione cambia nel corso del tempo da prodotto a prodotto. Per comprendere l’inflazione cos’è, risulta necessario capire quali sono le principali cause che la determinano, ossia:

  • aumento dei costi di produzione
  • aumento della domanda
  • immissione di moneta sul mercato.

La prima riguarda i costi che le imprese devono sostenere per realizzare i prodotti. Ciò comporta un conseguente aumento del loro prezzo finale in quanto le aziende per avere lo stesso margine di profitto devono per forza aumentare il prezzo. La seconda causa si verifica quando la domanda globale di beni e servizi aumenta. Quindi se si ha più domanda che offerta, i prezzi salgono. Infine, l’ultima avviene quando le banche centrali emettono una quantità di denaro superiore a quella richiesta.

Il paniere di spesa cos’è?

Per poter stabile l’esatto valore mensile o annuale dell’inflazione in economia si utilizza il paniere di spesa. Si tratta dell’insieme dei beni e servizi che sono rappresentativi dell’effettivo consumo di un certo prodotto o servizio da parte dei cittadini. Esso costituisce la base per calcolare l’indice dei prezzi. Per determinare l’importanza dei prodotti e servizi inseriti al suo interno si fa riferimento alla quantità e frequenza con cui il prodotto viene acquistato.

La deflazione

inflazione cos'è statisticheCon il termine deflazione gli economisti definiscono la situazione opposta rispetto a quella descritta in precedenza. In questo caso si verifica appunto il contrario, ossia, che con lo stesso denaro l’anno successivo si possono acquistare più beni e servizi.

Questa può essere dovuta ad una riduzione della produzione. Ciò comporta il conseguente aumento della disoccupazione. Quindi in sostanza è un fenomeno che porta con se conseguenze negative anche se inizialmente potrebbe sembrare vantaggioso per l’acquirente.

Inflazione cos’è: l’inflazione nella storia

Nel corso della storia sono stati tantissimi i periodi in cui si è verificato il fenomeno inflativo. Il primo in assoluto si è verificato intorno al 2100 A. C. nell’antico Egitto, durante il periodo definito dagli studiosi Sumero Tardo. Un altro episodio significativo è anche quello verificatosi durante la guerra del Peloponneso, che ha visto opporsi le città di Sparta e Atene. Una conseguenza del perdurare delle ostilità che sottraevano artigiani e agricoltori al lavoro.

Quando Alessandro Magno ha conquistato l’impero persiano, a causa delle ingenti quantità di metalli preziosi sottratti ai popoli assoggettati, il valore dell’oro e dell’argento è diminuito. Invece per quanto riguarda la storia moderna il primo episodio è risalente al periodo conclusivo del 1500. La causa scatenante è stata probabilmente l’aumento di oro proveniente dal Nuovo Mondo, ovvero dall’America. Alcuni studiosi identificano come principale causa l’improvviso aumento della popolazione europea in quel periodo.

L’età contemporanea è caratterizzata da una costante iperinflazione in particolare nei paesi dell’America latina. Ci si riferisce al periodo tra il 1950 e il 1990. Un esempio è quello del Brasile in cui l’inflazione è da sempre una delle maggiori problematiche.

Anche in Russia e nei paesi dell’est Europa si è verificato un significativo aumento avvenuto  dopo il 1990, al termine del comunismo. Nel 1994 anche il Messico viene colpito dall’aumento dell’inflazione. Ciò è stato causato da una serie di attacchi speculativi contro la moneta locale, il peso.

Inflazione cos’è: l’impatto diretto sul mercato valutario

Una cosa indispensabile per comprendere l’inflazione cos’è, consiste nell’analizzare il tipo di impatto diretto che essa ha sul mercato delle valute. Ciò in quanto orienta il modo di agire delle banche centrali dei diversi stati. Lo scopo è quello di mantenere il tasso a livelli accettabili in modo che le attività economiche vengano favorite. In generale è possibile dire che se durante il corso di un anno la variazione è del 2% significa che esistono le condizioni per una crescita economica equilibrata.

Inflazione cos’è: l’impatto indiretto sul mercato valutario

Riguardo l’impatto indiretto, la questione risulta essere più complicata. Ci si riferisce al fatto che l’inflazione in aumento è un segno di instabilità e quindi il paese viene giudicato poco affidabile dagli investitori. La situazione determina la conseguenza di una diminuzione del valore del denaro. Quindi non si tratta di una conseguenza diretta del crescere del tasso di inflazione ma di una derivata. Questo indice di riferimento ha per il mercato valutario una grandissima importanza.

Cos’è il Forex?

inflazione cos'è uomoIl Forex è il mercato valutario internazionale ed è quello finanziario dove avvengono il maggior numero di scambi giornalieri. Prima dell’arrivo del trading online, esso era frequentato unicamente da istituzioni finanziarie di grandi dimensioni.

Oltre a queste erano presenti anche le grandi società e le banche centrali dei vari Stati. Internet ha aperto questo tipo di mercato anche ai piccoli investitori. Ciò è dovuto anche al fatto che il suo meccanismo di funzionamento è piuttosto semplice. Sostanzialmente consiste nell’acquistare una valuta e nel venderne un’altra.

Inflazione cos’è: il valore della moneta

La moneta di ogni stato ha un suo valore, che viene utilizzato per effettuare lo scambio con quelle di altri paesi. Una cosa importante da sottolineare è il fatto che ci sono due diverse tipologie di valore di una moneta e che sono:

  • valore intrinseco
  • valore nominale.

Il valore intrinseco di una moneta indica quanto vale lo strumento che viene appunto utilizzato come moneta. Ciò significa che essa vale quanto il materiale impiegato per la sua produzione.

Il valore nominale è quello che viene attribuito dalla Banca centrale di ogni stato ed avviene solitamente attraverso una legge specifica. La conseguenza di un valore nominale proposto dallo stato, inferiore a quello intrinseco, è una perdita economica da parte di quest’ultimo. 

L’impatto dell’inflazione sul breve periodo

Ma non è tutto, infatti l’inflazione influisce sul mercato valutario anche in relazione al tempo. Sul breve periodo, ovvero quando viene pubblicato il dato, il mercato reagisce immediatamente. Infatti subisce subito l’effetto reale della variazione dei prezzi. Inoltre quando l’indice è lontano dal target, la valuta reagisce negativamente perdendo valore. Quindi bisogna tenere in considerazione questo aspetto. Infatti c’è molta attenzione da parte dei governi nel tenere questo dato sotto controllo.

L’impatto dell’inflazione sul lungo periodo

Molto interessante è anche l’influenza dell’inflazione sul lungo periodo. In questo caso è molto importante che il dato che emerge sia il più possibile vicino al livello previsto così da non creare sconvolgimenti nei prezzi. Nel caso in cui essa sia troppo bassa infatti, la Banca centrale interviene con una politica espansiva che causa un deprezzamento della valuta. Se invece si allontana dal target, la politica messa in pratica dalla banca centrale sarà di tipo conservativo. In questo modo la moneta aumenta di valore.

Le conseguenze principali dell’aumento dell’inflazione sui risparmi

Una delle principali  conseguenze dell’aumentare dell’inflazione sui risparmiatori riguarda il fatto che il deprezzamento del denaro provoca una futura perdita. Questo in quanto la stessa quantità di denaro anni dopo ha un potere di acquisto inferiore. Ad esempio 100 dollari del 1997 sono 70 dollari oggi.

Quindi è chiaro come il potere di acquisto sia diminuito e come c’è stata una perdita di circa il 12%. Un altro aspetto si riferisce alla fiducia dei risparmiatori nel mercato. Se manca la circolazione del denaro viene meno anche la possibilità di ottenere un guadagno.

Come combattere l’inflazione?

Dopo aver esaminato l’inflazione cos’è, bisogna comprendere anche quali sono gli strumenti utilizzati per combatterla. Infatti gli stati oggi hanno a disposizione due modalità possibili per farlo, ossia:

  • politica monetaria
  • politica dei redditi.

La prima riguarda la regolarizzazione da parte dello stato della moneta circolante. Esso può quindi decidere di immettere sul mercato una quantità minore di banconote. Sono possibili anche altre politiche restrittive, come ad esempio l’aumento del tasso di sconto ufficiale e l’innalzamento del coefficiente di riserva obbligatoria.

Un altro provvedimento è quello che consiste nella vendita dei titoli di stato. La politica dei redditi è riferita al bisogno di non fare aumentare i salari, perché questo provocherebbe un aumento dei consumi e degli investimenti.

Altri modi per controllare l’inflazione

Può essere attuata anche un’altra forma di controllo sull’inflazione. Essa si riferisce alla politica fiscale. Infatti se lo stato diminuisce la tassazione, si verifica un aumento dei prezzi. Il discorso però è valido solo in merito alle imposte indirette in quanto incidono direttamente sui beni.

Diminuendo quelle dirette, invece, si aumenterebbe il reddito disponibile al consumatore. Come si è visto questo causerebbe un consistente aumento del tasso inflazionistico. Inoltre lo stato dovrebbe diminuire la sua spesa pubblica. Questo può essere fatto in due modi:

  • riducendo la spesa corrente
  • riducendo la spesa capitale.

Le conseguenze sociali dell’inflazione

Una cosa importante da dire è che la lotta all’inflazione ha dei costi sociali rilevanti. Infatti può verificarsi l’eventualità che un sistema economico, per combattere il fenomeno, deve accettare l’aumento del tasso di disoccupazione. Se l’inflazione aumenta, la disoccupazione tende a diminuire. Ciò in quanto la crescita della domanda spinge le aziende all’assunzione di un maggior numero di lavoratori.

Inflazione cos’è: in Italia

inflazione cos'è milanoPer quanto riguarda l’Italia quando si parla di inflazione ci si riferisce all’indice dei prezzi al consumo. Questo viene chiamato CPI e  riflette l’andamento dei prezzi di un pacchetto standard di beni e servizi acquistati per il consumo dei nuclei familiari italiani. Nell’ultimo periodo, ovvero nel mese di luglio 2018,  si è registrato un aumento del tasso d’inflazione del 1,5%. Il mese precedente il dato era di 1,3%.

In passato si è già verificato un valore superiore a questo. Infatti nel periodo tra aprile 2016 e aprile 2017 è stato addirittura di 1,9%. Lo scorso anno invece era di solo l’1,1%. La frenata dell’inflazione in questo periodo è stata la conseguenza dell’aumento del costo degli alimentari non lavorati e l’aumento dei prezzi per servizi rivolti alla cura della persona, a servizi ricreativi e culturali.

Inflazione cos’è: in Europa

Per quanto riguarda la zona dell’euro, le previsioni relative all’immediato futuro indicano un possibile rallentamento della crescita e un aumento dell’indice di inflazione. Infatti nell’ultimo anno ha registrato un deciso aumento. Queste dinamiche sono collegate direttamente al verificarsi di due situazioni. Esse sono:

  • prezzo del petrolio al barile invariato
  • cambio euro dollaro invariato.

Il primo deve infatti stabilizzarsi intorno a 75 dollari mentre la moneta americana non dovrebbe superare il valore attuale di 1,17 euro.

L’economia globale viene influenzata da molti fattori. Per questo i governi dei diversi stati cercano di attuare politiche che sono rivolte a limitare le conseguenze negative del verificarsi di certe situazioni.

Per ulteriori informazioni, guarda anche questo video:

Se vuoi sapere come fare a investire i tuoi risparmi, acquistando titoli di stato di altri Paesi, ti consigliamo di leggere anche l’articolo dedicato ai titoli di stati albanesi.

Inoltre per scoprire anche altre forme di investimento ti segnaliamo la lettura di questi due interessanti ebook intitolati:

Ora che conosci l’inflazione cos’è e hai ben presente le conseguenze che ne derivano, non ti rimane che prestare attenzione all’indice che viene comunicato ogni mese e annualmente per poter comprendere l’andamento dei mercati finanziari.